Tra le abitudini alimentari degli Italiani, il caffè non può certo mancare. Che venga consumato a colazione, magari dopo una tazza di latte e cereali o della frutta, o al termine dei pasti come digestivo, il caffè è una bevanda amata a cui si fa fatica a rinunciare.
La pausa caffè diventa anche un momento di socializzazione, davanti alla macchinetta automatica o al bar, dove la scelta è assai più ampia; oltre alla versione più classica, si può ordinare un caffè espresso, una tazza di caffè decaffeinato, un caffè d’orzo, un cappuccino, ecc. Per potere apprezzare al meglio il gusto del caffè, in molti bar viene servito un bicchierino d’acqua, che permette di ripulire il palato prima di assaporare la bevanda.
La composizione e le caratteristiche organolettiche del caffè possono variare e dipendono da molti fattori, tra cui la varietà dei chicchi, la miscelazione, le tecniche di torrefazione e il tipo di macinatura. Il caffè contiene caffeina e altre sostanze psicoattive ed è una fonte di acido clorogenico, un antiossidante naturale. In questa bevanda sono inoltre presenti vitamine, soprattutto la vitamina B3 (niacina), e sali minerali, in particolare potassio e fosforo. Grazie a queste sostanze, il caffè produce numerosi benefici a livello fisico e mentale.
Oltre che nei chicchi di caffè, la caffeina è presente naturalmente nelle fave di cacao, nelle foglie di tè, nelle noci di cola, nelle bacche di guaranà e mate e nelle bevande da esse ottenute. Conferisce alle foglie e ai semi di queste piante un sapore amaro, fornendo loro protezione contro insetti e altri animali.
La caffeina può anche essere prodotta sinteticamente e viene aggiunta a tutta una serie di alimenti, ad esempio pasticceria da forno, gelati e dolci. È presente inoltre nelle caramelle e nelle gomme da masticare, nonché nelle bevande gassate e negli energy drink. Viene inserita in alcuni integratori alimentari venduti come dimagranti e miglioratori delle prestazioni sportive. Anche alcuni farmaci e cosmetici contengono caffeina.
Nel 2015 la Commissione Europea si è rivolta all’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, per ricevere un parere scientifico sulla sicurezza della caffeina. Il parere esamina i possibili effetti nocivi sulla salute derivanti dal consumo di caffeina assunta da qualsiasi fonte alimentare, compresi gli integratori, nella popolazione sana in genere e in sottogruppi specifici. Le principali conclusioni a cui è giunta l’EFSA sono le seguenti:
Gli effetti della caffeina sono molteplici e dipendono dalla quantità, dal tipo di prodotto in cui questa sostanza è contenuta e da differenze individuali, quali sesso ed età. Vediamo i principali:
Per contro, un elevato consumo di caffè può causare, tra l’altro, irrequietezza, eccitazione, nervosismo, ansia, irritabilità, tremori, insonnia, palpitazioni, disturbi del ritmo cardiaco, acidità di stomaco e bruciore di stomaco. Il caffè può inoltre interferire sull’assorbimento di ferro e calcio.
L’assunzione della caffeina viene sconsigliata o controindicata se si soffre di una qualche malattia a carico di intestino, stomaco, fegato, reni, pancreas, sistema nervoso o se si hanno problemi di cuore. Anche le donne in gravidanza devono limitare il consumo di caffè.
Bere caffè in quantità eccessive può anche essere all’origine della gastrite o di una sua esacerbazione. Come accennato in precedenza, la caffeina può favorire la digestione, poiché stimola la salivazione e la secrezione di succhi gastrici, e di conseguenza aumenta il livello di acidità nello stomaco. In caso di gastrite, però, la caffeina accentua il disturbo, ritardandone l’eventuale guarigione.
La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica che riveste la parete interna dello stomaco proteggendola dall’azione dei succhi gastrici. Può presentarsi in forma acuta all’improvviso (si parla a tal proposito di gastrite acuta) oppure in forma cronica, con uno sviluppo lento ma costante nel tempo (gastrite cronica).
I sintomi comuni associati alla presenza di gastrite sono:
Se questi disturbi tendono a perdurare nel tempo, è opportuno chiedere il parere medico per individuarne le cause, formulare la corretta diagnosi e stabilire la terapia più appropriata. È molto importante non sottovalutare i sintomi: se trascurata, la gastrite può portare alla formazione di un’ulcera gastrica, sanguinamento e lesioni allo stomaco.
I motivi che portano allo sviluppo di gastrite sono molteplici.
Tra le cause più comuni si annoverano l’assunzione di farmaci che esercitano un’azione gastrolesiva e le infezioni batteriche, come quella sostenuta da Helicobacter pylori, un batterio spiraliforme che può colonizzare la mucosa gastrica, il rivestimento dello stomaco umano. Questo tipo di infezione viene trattato con antibiotici.
Esiste inoltre un tipo di gastrite nervosa, legata allo stress, a stati d’ansia, a preoccupazioni o a un malessere psicologico molto intenso.
Anche un regime alimentare poco equilibrato, ricco di cibi grassi, fritti e acidi, può essere all’origine dell’infiammazione della mucosa dello stomaco.
Altri fattori che favoriscono la comparsa della gastrite sono legati allo stile di vita, come il fumo e il consumo eccessivo di bevande alcoliche. L’alcol riduce infatti la quantità di bicarbonati nel muco, il quale svolge una funzione fondamentale: protegge le cellule che rivestono lo stomaco dall’acidità di quest’ultimo. La comparsa della gastrite può anche essere associata alla presenza di un’altra patologia o di un altro disturbo dell’apparato digerente, come il reflusso gastroesofageo o la sindrome dell’intestino irritabile.
Molti rimedi contro la gastrite sono mirati alla prevenzione e consistono in una serie di cambiamenti dello stile di vita e dell’alimentazione. Chi soffre di gastrite dovrebbe infatti evitare di fumare ed eliminare o contenere il più possibile il consumo di alcol e caffè, oltre ad adottare una nutrizione sana che non preveda il consumo di alimenti fritti, speziati e piccanti che hanno un effetto irritante diretto sulle pareti dello stomaco o che aumentano la produzione di acidi gastrici.
Anche l’attività fisica è un valido alleato dei pazienti che soffrono di gastrite nervosa. Per favorire il rilassamento della mente e dell’apparato digerente, si può inoltre ricorrere ad alcuni rimedi naturali, come infusi e tisane a base di malva o camomilla, da assumere tiepide o calde, prima di coricarsi, dopo i pasti o in più momenti durante la giornata (preferibilmente senza zucchero).
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.
Cliccando sul link dello store online si abbandonerà il sito di Digestivo Antonetto, contenente materiale promozionale autorizzato ai sensi della vigente normativa in materia di pubblicità sanitaria. Il sito di destinazione non è di proprietà di Chiesi Italia. Di conseguenza, Chiesi Italia non si assumerà alcuna responsabilità con riferimento alla landing page dello store online scelto.