La lipasi è un enzima prodotto dal pancreas che serve a digerire i grassi introdotti con la dieta. Alcune malattie del tratto digestivo e di altri organi possono aumentarne o ridurne i valori nel sangue. Vediamo quali sono, quali sintomi provocano e come trattarli.
La lipasi è un enzima, ossia una proteina che ha il compito di accelerare le reazioni metaboliche dell’organismo. Viene prodotta principalmente dalle cellule del pancreas esocrino e, in misura minore, dalle ghiandole salivari della lingua.
La produzione di lipasi avviene anche nello stomaco ed è possibile ritrovarla in piccolissime quantità anche nelle cellule del fegato, nelle cellule del tessuto adiposo (adipociti) e in quelle che rivestono i vasi sanguigni.
Attraverso il dotto pancreatico la lipasi viene portata nel primo tratto dell’intestino tenue (il duodeno), dove svolge la sua azione di digestione dei grassi contenuti negli alimenti: il suo compito è quello di scindere i trigliceridi in glicerolo e acidi grassi, che possono essere così facilmente assorbiti a livello intestinale. La lipasi viene filtrata a livello renale ed eliminata con le urine.
In condizioni di normalità, le quantità di lipasi nel sangue e nelle urine sono molto basse.
I valori delle lipasi si possono valutare tramite il prelievo di un campione di sangue, che viene effettuato da una vena del braccio.
Il sangue prelevato viene fatto poi messo in una provetta che verrà fatta centrifugare per ottenere il siero, in cui verrà poi valutata la concentrazione della lipasi.
In preparazione al test, il paziente deve essere a digiuno, sia di cibo che di bevande (tranne l’acqua) da almeno 8-12 ore. Prima di sottoporsi al test ematico, il paziente deve informare il medico su tutti i farmaci che sta prendendo, perché alcuni di questi possono influire sui risultati.
La valutazione della lipasi può essere effettuata anche in un campione di urina, che può essere raccolto in qualsiasi momento della giornata senza dover rispettare particolari accorgimenti.
Il valore normale varia nell’ambito di un range che può modificarsi in base a età e stato di salute, ma dipende anche dal tipo di strumentazione di cui si avvale ciascun laboratorio di analisi cliniche e dalla metodica diagnostica dell’esame.
Per i valori di normalità bisogna considerare come range di riferimento l’intervallo indicato nei referti medici dei diversi laboratori. I risultati sono espressi in unità per litro di sangue (U/L).
La lipasemia è il valore che indica la concentrazione ematica delle lipasi e aumenta (iperlipasemia) principalmente quando si verifica un danno a carico delle cellule pancreatiche.
In caso di danno pancreatico conseguente a pancreatite, i valori della lipasi nel sangue aumentano assieme ai valori delle amilasi; la lipasemia rimane però elevata più a lungo rispetto all’amilasemia, pertanto il dosaggio della lipasi è ritenuto più specifico rispetto a quello dell’amilasi nella diagnosi di questa patologia.
Valori elevati di lipasi si possono evidenziare anche in caso di disturbi dell’intestino (per esempio infarti intestinali) e in presenza di peritonite e di colecistite. Poiché la lipasi viene eliminata dai reni con le urine, i suoi valori nel sangue aumentano anche in caso di insufficienza renale.
In presenza di pancreatite la lipasi può raggiungere valori fino a 5 o 10 volte superiori ai valori normali, mentre cause non pancreatiche possano portare ad aumenti più limitati. In generale, l’entità dell’aumento non è correlato all’entità del danno pancreatico.
Le cause principali dell’aumento della quantità di lipasi nel sangue sono:
I valori della lipasi possono aumentare anche in seguito all’assunzione di alcuni farmaci.
Se le cellule del pancreas che la producono sono danneggiate, la loro capacità di secrezione diminuisce fino ad avere carenza o assenza di enzimi pancreatici; pertanto, i livelli di lipasi presenti nel sangue risulteranno più bassi.
Se, in conseguenza di questo deficit enzimatico, la digestione dei lipidi non avviene in maniera corretta, si possono avere problemi di malassorbimento: i grassi non assorbiti vengono eliminati con le feci, che assumono quindi un aspetto lucido, untuoso (steatorrea). Questo può verificarsi in caso di ridotta funzionalità del pancreas.
Alcune malattie croniche, che hanno come conseguenza importanti alterazioni metaboliche, possono avere ripercussioni sul pancreas e portare a una ridotta funzionalità, fino a causare un abbassamento dei valori delle lipasi. Queste malattie sono principalmente:
I sintomi che si possono manifestare in presenza di valori delle lipasi inferiori al normale sono:
La valutazione della concentrazione ematica della lipasi verrà effettuata nel caso in caso in cui il medico sospetti la presenza di un processo infiammatorio acuto o cronico o nel monitoraggio dell’evoluzione clinica. La misurazione della lipasi viene utilizzata anche nel processo diagnostico di altre condizioni patologiche, come la fibrosi cistica, una malattia genetica che coinvolge vari organi del corpo, e il morbo di Crohn.
È consigliato valutare la lipasemia anche nei casi in cui il paziente possa essere a rischio di sviluppare una pancreatite, come in presenza di fattori predisponenti quali:
Nel caso in cui compaiano sintomi clinici riferibili a pancreatite, è necessario effettuare una visita medica, in seguito alla quale il medico potrà decidere di effettuare uno screening della lipasi, di solito in associazione alla contemporanea valutazione dell’amilasi. I sintomi che possono sottendere un problema pancreatico sono principalmente:
In corso di pancreatite, per ridurre i valori elevati di lipasi nel sangue può rendersi necessario il ricovero in ospedale per effettuare delle somministrazioni di fluidi per via endovenosa; verrà poi instaurata una terapia a base di farmaci antidolorifici e medicinali per ridurre la nausea e il vomito.
In pazienti con pancreatite, è inoltre indispensabile il digiuno per alcuni giorni; il cibo verrà reintrodotto in maniera graduale non appena i valori ematici di lipasi e amilasi rientreranno nei parametri di normalità e il pancreas riprenderà la sua normale funzione.
L’alimentazione si baserà inizialmente su una dieta liquida, mentre il cibo solido verrà lentamente inserito in un secondo momento.
Nel caso in cui gli esami evidenzino una lipasi alta, inoltre, è necessario seguire alcuni accorgimenti quali:
In caso di insufficiente produzione di lipasi da parte del pancreas (insufficienza pancreatica), per ovviare alla carenza di enzimi digestivi, il medico potrebbe decidere di far assumere al paziente degli integratori, da prendere con i pasti, a base di lipasi di derivazione animale, in combinazione con amilasi e proteasi.
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