La gastrite si sviluppa quando la barriera difensiva dello stomaco si indebolisce e permette ai succhi gastrici di raggiungere e infiammare la sua parete. Questa condizione può presentarsi in forma acuta, per esempio a causa di un’alimentazione scorretta ricca di grassi e cibi piccanti e speziati, oppure instaurarsi lentamente nel tempo e assumere un andamento cronico.
Una forma particolare di gastrite è rappresentata dalla gastrite nervosa: i ritmi frenetici, le preoccupazioni e le tensioni possono infatti favorire una produzione eccessiva di acido all’interno dello stomaco, che finisce per superare lo strato di muco, infiammando la mucosa gastrica.
Le gastriti di solito non provocano sintomi intensi, con l’eccezione delle forme acute e di quelle caratterizzate da un coinvolgimento importante della mucosa gastrica. In questi casi i disturbi più tipici sono:
Nelle forme acute i sintomi compaiono all’improvviso e possono essere molto intensi, mentre le forme croniche spesso non causano disturbi rilevanti o sono addirittura asintomatiche.
Di frequente la gastrite viene confusa con il reflusso gastroesofageo, ma quest’ultimo ha alcune caratteristiche diverse. Infatti, mentre nella gastrite il mal di stomaco e il bruciore tendono a diminuire con l’assunzione di alimenti, nel caso del reflusso il disagio è evidente soprattutto dopo i pasti. Inoltre, sono in genere presenti altri sintomi come acidità, rigurgito e talvolta tosse e raucedine.
I sintomi della gastrite nervosa sono gli stessi delle altre forme, ma in genere risulta evidente, anche allo stesso soggetto, lo stretto legame tra insorgenza dei disturbi e situazioni stressanti. L’agitazione per un esame, la tensione per una separazione, un lutto o semplicemente il sovrapporsi di mille impegni non esitano infatti a farsi sentire anche sullo stomaco, soprattutto se si è predisposti a “somatizzare”.
Nel nostro apparato gastrointestinale sono presenti milioni di cellule nervose, tanto che ormai da anni si definisce la pancia un “secondo cervello”. Questo “cervello viscerale” è in grado di secernere ormoni e rilasciare neurotrasmettitori che hanno effetti importanti non solo sui processi digestivi, ma anche sull’intero metabolismo e sull’umore. Testa e pancia dialogano quindi tra loro in modo costante e l’una può influenzare l’altra, come accade per esempio nella gastrite nervosa e in altre condizioni in cui c’è una chiara componente psicosomatica.
In particolare, la gastrite nervosa può fare la sua comparsa o ripresentarsi dopo prolungati periodi di ansia e tensione, i quali provocano un’eccessiva stimolazione del sistema endocrino o, in termini più tecnici, dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Queste importanti ghiandole del nostro organismo causano la produzione eccessiva di acidi all’interno dello stomaco, che superano lo strato di muco che di norma protegge la parete gastrica, danneggiando la mucosa e infiammandola.
Se è vero che stress e preoccupazioni hanno il loro peso nello sviluppo o nel peggioramento della gastrite, è anche vero che sono diversi i fattori che possono favorire l’infiammazione della mucosa gastrica. La gastrite acuta o cronica può infatti avere anche altre cause, che possono sommarsi allo stress e favorire lo sviluppo dei fastidiosi sintomi gastrici.
Per esempio, le forme croniche di gastrite sono spesso determinate dallo stesso batterio che causa le ulcere, ovvero l’Helicobacter pylori. Questo microrganismo è presente nello stomaco di quasi la metà degli esseri umani. Una volta nell’organismo, l’Helicobacter si insinua sotto il tappeto mucoso che riveste lo stomaco e lì resta per anni senza dare sintomi per poi risvegliarsi all’improvviso, magari dopo un periodo di stress.
La gastrite può avere origine anche da un eccessivo ricorso a farmaci antinfiammatori non steroidei. La forma cronica interessa soprattutto le persone più in là con gli anni che si trovano ad assumere diverse terapie.
Infine, anche lo stile di vita e in particolare l’alimentazione possono causare un discreto numero di casi di gastrite acuta, che rischia di cronicizzare se non si migliorano le proprie abitudini. Gli eccessi alimentari, i pasti ricchi di grassi animali e le “abbuffate” di alcolici sono tutti fattori che possono infiammare la mucosa dello stomaco ed essere causa di malessere. Se poi si aggiungono stress e fumo il rischio aumenta ancora di più.
Imparare a gestire l’ansia e le preoccupazioni è sicuramente il primo accorgimento da mettere in atto in tutti quei casi in cui la gastrite abbia una chiara relazione con lo stress. Per questo motivo in caso di gastrite nervosa potrebbero rivelarsi utili approcci psicologici come la psicoterapia cognitivo comportamentale, le tecniche di rilassamento e persino l’ipnosi. Ma, oltre ad agire sulla componente psicologica, bisogna anche intervenire direttamente sullo stomaco, con un trattamento farmacologico.
La terapia farmacologica della gastrite nervosa, e delle gastriti in generale, ha innanzitutto lo scopo di ridurre il livello di acidità nello stomaco, in modo tale da attenuare i sintomi e contrastare l’infiammazione della mucosa gastrica. Un trattamento corretto non può però prescindere da un’accurata diagnosi e dall’identificazione dei fattori che hanno favorito la patologia. Per riconoscere la gastrite nervosa è più che mai fondamentale che il medico presti particolare attenzione alla storia del paziente, indaghi sui suoi ritmi di vita e su eventuali eventi stressanti che potrebbero aver scatenato i disturbi.
La diagnosi, in un momento iniziale, può quindi essere posta solo sulla base dei disturbi riportati dal paziente e dei fattori di rischio che potrebbero emergere durante il colloquio con il proprio medico (come assunzione di farmaci, dieta scorretta, ecc.). Potrebbe rivelarsi necessario anche escludere, ad esempio, un’infezione da Helicobacter pylori, mediante specifici esami.
Le cure della gastrite comprendono alcuni farmaci, da abbinare a una serie di semplici accorgimenti che, come vedremo, possono essere utili anche per prevenirla.
Per attenuare i sintomi e favorire una rapida risoluzione di dolore e bruciore si può ricorrere ai farmaci antiacidi. In particolare può essere utile l’assunzione di prodotti antiacidi in compresse o granulato da sciogliere in bocca, a base per esempio di sodio bicarbonato, calcio carbonato, idrossido di alluminio, magnesio carbonato o idrossido di magnesio, in grado di neutralizzare l’acido in eccesso e dare sollievo molto rapidamente dalla sensazione di bruciore e dolore allo stomaco. In alcuni prodotti, a queste sostanze viene aggiunto anche un principio attivo, come per esempio il dimeticone, il simeticone o il carbone vegetale, per contrastare la formazione di gas a livello gastrico e intestinale, riducendo eventuali sintomi aggiuntivi come eruttazioni e gonfiore addominale.
Per contrastare la gastrite si usano anche farmaci in grado di inibire la secrezione acida, quali gli inibitori della pompa protonica.
Nei casi in cui la gastrite è causata dall’infezione da Helicobacter pylori occorre invece una terapia mirata a base di antibiotici, che deve essere prescritta dal medico.
La gastrite non va mai trascurata, perché se non trattata in modo efficace può aggravarsi e causare sanguinamenti e la formazione di ulcere.
Per evitare la comparsa della gastrite nervosa, così come per alleviarla, è fondamentale intervenire sui fattori di stress che possono causare ansia e nervosismo. Per contrastare la tensione e tenere lontane emozioni negative si può contare su diversi alleati, ma ognuno deve trovare la strategia più adatta.
Per esempio, possono essere d’aiuto le tecniche di respirazione profonda, la meditazione, il tai chi o lo yoga. Anche lo sport può avere effetti benefici, visto che distoglie la mente dalle preoccupazioni e stimola la produzione di sostanze, le endorfine, che migliorano l’umore e allontanano la depressione.
La terapia cognitivo-comportamentale può dare anch’essa giovamento, aiutando la persona a contrastare i pensieri negativi e a gestire meglio ansia e stress, mentre le tecniche di rilassamento possono insegnare a ridurre la reattività allo stress.
Tuttavia, visto che l’insorgenza della gastrite nervosa può essere favorita dal sovrapporsi anche di altri fattori che possono danneggiare la parete dello stomaco e compromettere la salute in generale, è importante agire su più fronti, per esempio evitando di eccedere con il consumo di bevande alcoliche e con l’assunzione di farmaci.
Inoltre, è utile seguire semplici consigli riguardanti l’alimentazione, perché sappiamo benissimo che quando siamo sotto stress, tendiamo anche a mangiare peggio o a eccedere con “cibo spazzatura”.
Tra gli accorgimenti dietetici utili per prevenire la gastrite rientrano:
Inoltre è bene ridurre i grassi, in quanto rallentano lo svuotamento gastrico, rendendo la digestione più lunga. È, quindi, consigliabile evitare:
Anche i dolci, la panna o le cotture troppo prolungate possono far male per lo stesso principio. Meglio puntare su frutta e verdura. Per esempio il finocchio è un ortaggio che non dovrebbe mancare in tavola visto che contrasta il gonfiore addominale e ha effetto digestivo.
È importante anche bere tanta acqua: se l’organismo resta idratato come dovrebbe, anche la mucosa gastrica lavora meglio. Inoltre possono giovare rimedi naturali come tisane di camomilla o infusi di malva, che hanno azione emolliente ed antinfiammatoria sullo stomaco.
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